Esistono varie classificazioni della ceramica

Feb 16, 2024

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Attualmente non esiste un metodo di classificazione unificato per i materiali ceramici, che solitamente vengono suddivisi in tre categorie: vetro, vetroceramica e ceramica tecnica. Le ceramiche tecniche sono ulteriormente suddivise in due categorie: ceramiche ordinarie e ceramiche speciali. Ceramiche ordinarie, dette anche ceramiche tradizionali, e ceramiche speciali, dette anche ceramiche moderne.
I materiali ceramici sono un tipo di materiali inorganici non metallici realizzati mediante modellatura e sinterizzazione ad alta temperatura di composti naturali o sintetici. Presenta vantaggi come elevato punto di fusione, elevata durezza, elevata resistenza all'usura e resistenza all'ossidazione. Può essere utilizzato come materiali strutturali, materiali per utensili e materiali per stampi. Grazie alle particolari proprietà della ceramica, può essere utilizzata anche come materiale funzionale.
Ceramica ordinaria
La ceramica ordinaria, detta anche ceramica tradizionale, è composta principalmente da argilla (Al2O3 · 2SiO2 · H2O), quarzo (SiO2) e feldspato (K2O · Al2O3 · 6SiO2). Regolando il rapporto tra i tre, è possibile ottenere diverse resistenze elettriche, resistenze al calore e proprietà meccaniche. La ceramica ordinaria è generalmente dura, ma ha un'elevata fragilità, un eccellente isolamento e resistenza alla corrosione.
La ceramica ordinaria è solitamente divisa in due categorie: ceramica quotidiana e ceramica industriale.
Ceramiche speciali
Le ceramiche speciali, note anche come ceramiche moderne, sono suddivise in due categorie in base alle loro applicazioni: ceramiche strutturali speciali e ceramiche funzionali, come ceramica piezoelettrica, ceramica magnetica, ceramica di condensatori, ceramica ad alta temperatura, ecc. La ceramica ad alta temperatura più importante le ceramiche in ingegneria includono ceramiche di ossido, ceramiche di carburo, ceramiche di boruro e ceramiche di nitruro.
① Ceramica all'ossido
UN. Proprietà delle ceramiche a base di ossido
I. Il punto di fusione è per lo più superiore a 2000 gradi e la temperatura di cottura è di circa 1800 gradi. Alla temperatura di cottura, le particelle di ossido subiscono una rapida sinterizzazione e tra le particelle si verificano reazioni superficiali solide, che portano alla formazione di grandi cristalli ceramici (monofase) o alla produzione di una piccola quantità di gas.

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